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La città di Fedora
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Andrea Cerfeda

Classe ’95, di Tricase, ma cresciuto a Firenze. Nel 2017 ho conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università di Firenze (titolo della tesi “Regno naturale e regno particolare di Dio nel Leviatano di Hobbes”) e nel 2020 quella magistrale presso l’Università di Pisa (titolo della tesi “Natura umana e forme di soggettività nel Leviatano di Hobbes”). Durante il percorso di studi magistrale ho svolto un periodo di ricerca tesi presso l’Università di Heidelberg. Attualmente sono dottorando in “Mutamento sociale e politico” presso le Università di Torino e Firenze. I miei interessi riguardano la filosofia politica e l’antropologia filosofica.

Chiara De Cosmo

Classe ‘93, di Foggia. Sono una grande appassionata di gialli, retaggio del mio sogno infantile di diventare archeologa. Amo stare in compagnia e passeggiare da sola, la ritualità del caffè e la musica di accompagnamento. Nella vita, come nella ricerca, mi piace scoprire gli indizi e le tracce delle cose. Dottoranda in Filosofia presso la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, mi occupo del pensiero filosofico, sociologico ed estetico di Benjamin, Adorno e Bloch.

Ersilia Pulvirenti

Classe ‘94, di Catania. Frequento il corso Magistrale di Filosofia all’Università di Pisa. I miei studi volgono in particolar modo verso l’ambito storico-politico, sociologico, e tutto ciò che mi aiuta a combattere il disagio del vivere in società. Amo molto leggere, scrivere tutto ciò che mi passa per la testa, aggiornarmi sulle novità, ma soprattutto convinco me stessa a fare attività sportiva.

Fabio Ghelardoni

Classe ‘96, di Pisa. I miei interessi di studio riguardano principalmente il concetto di spazio, in particolare le caratteristiche dello spazio sociale, la geografia critica del capitalismo, il marxismo e il materialismo storico. Seguo con interesse l’attualità politica e vari aspetti della cultura di massa, in particolare lo sport di cui sono appassionato.

Francesca Steffenino

Classe ’91, di Torino. Amo viaggiare con lo zaino in spalla, passeggiare nella natura, leggere, organizzare feste, le manifestazioni, gli spazi e le attività sociali, i progetti di gruppo, il mio gatto Mao e il buon vino. Credo nella cooperazione e nelle relazioni interpersonali. Laureata magistrale a Pisa in filosofia, continuo ad occuparmi di tematiche legate al marxismo, all’ecologismo e al femminismo dall’approccio intersezionale.

Giuliano Covetti

Classe ’96, di Napoli. Mi sono laureato in filosofia a Napoli e a Pisa; mi interesso principalmente della storia della filosofia otto-novecentesca e delle sue relazioni con le scienze economico-sociali, psicologiche e antropologiche. La Toscana, oltre ad avermi introdotto alla vita del fuorisede e sedotto coi suoi paesaggi, ha avuto il grande merito di avermi fatto conoscere i membri del fantastico team di Fedora. A parte un’inspiegabile passione per il mondo dell’automotive, sono un grande accumulatore seriale e pseudo-patologico di libri, con cui intrattengo un geloso rapporto. L’Xbox è il mio ultimo baluardo adolescenziale. Per il resto sono una persona dai gusti semplici: mi piacciono i caffè in compagnia conditi da imprevedibili discorsi sui massimi sistemi. E la pizza.

Guido Landini

Classe ‘93, di Firenze. Ho studiato filosofia a Firenze, Pisa e Groningen, laureandomi al triennio con un lavoro su David Foster Wallace, e al biennio con una tesi sul confronto tra il concetto di fatto e quello di finzione. Ho collaborato con alcune riviste e web magazine, tra cui “Streetbook Magazine”, “Three Faces”, “L’Irrequieto” e “Tsinoshi Bar”, su cui ho pubblicato racconti brevi, articoli e recensioni discografiche. Appena posso, suono. O meglio, strimpello strani accordi al pianoforte (tanto fa jazz). Tra i miei temi d’interesse rientrano il pensiero postmoderno, l’epistemologia e la filosofia del linguaggio, i meccanismi della narrazione.

Ilaria Lunardini

Classe ’96, di Lucca. Le mie grandi passioni sono la filosofia e la danza, pratico danze urbane da quando sono bambina e mi piace perdermi in letture esistenziali. Amo la musica funk, i libri di Albert Camus e guidare in sella alla mia moto. Ho studiato a Pisa e conseguito la laurea triennale con una tesi su Nietzsche e il superamento del nichilismo, successivamente quella magistrale con lode in Filosofia e Forme del Sapere, con una tesi in Filosofia dell’Arte. Mi sono successivamente specializzata per l’attività di sostegno didattico nella scuola secondaria di secondo grado. Nella Città di Fedora vorrei occuparmi di temi riguardanti la cultura, le arti e i media, l’ambiente e l’ecologia.

Leonardo Diddi

classe ’96, studente in filosofia e docente precario, laureato magistrale a Pisa. Mi sono occupato della presunta naturalità con cui si presentano le merci e del processo feticistico che le caratterizza. Oltre all’interesse per la critica del modo di produzione capitalistico mi occupo di semiotica, letteratura e di ecologia. Faccio parte di una associazione che si oppone ai progetti energetici di natura speculativa che sorgono ovunque in Europa. Dopo aver vissuto a Pisa, sto proseguendo gli studi in italianistica a Perugia abitando a Vallerona e in Spagna.

Lorenzo Milano

Classe ’97, di Palermo. Lettore incallito e riempitore seriale di ‘diari di viaggio’. Ottimista per necessità e idealista per indole, amo vagare nella natura tra lunghe nuotate e passeggiate senza meta. Le mille forme della vita sono ciò che più mi affascina e la domanda che mi guida è ‘qual è la vita migliore per l’uomo?’. Mi sono laureato a Pisa in filosofia e mi interesso soprattutto di etica e pensiero ecologista. Lotto per superare la dicotomia uomo-ambiente e per l’affermazione di una nuova visione del mondo in cui l’uomo abbia finalmente riconosciuto la propria posizione nel cosmo.

Matteo Corsi

Classe ʼ93, di Lucca. Sto attualmente frequentando il corso di laurea Magistrale in Filosofia e Forme del sapere all’ Università di Pisa, e mi occupo in particolare del pensiero di Walter Benjamin. Approdato per indole sulle sponde della filosofia, ho scoperto in lei una maestra di vita, benché amara talvolta. Col tempo mi sono scoperto un lettore facilmente entusiasmabile e disordinato di ciò che incontro grazie alla legge del caso (ormai ho perso il conto delle cose iniziate e non finite). All’ irresistibile fascino che mi provocano le riflessioni dei pessimisti dell’ intelletto, corrispondono forti allergie di fronte agli ingenui idealismi. Sono un grande fan degli stili di Nietzsche, Cioran e Foucault. Amo lasciarmi distrarre dai piccoli piaceri e dalle tentazioni che la vita gentilmente offre, quindi è chiaro che per una birra ci sono sempre.

Matteo Fabrizi

Classe ’96, di Arezzo. Laureato magistrale a Pisa in filosofia. Un po’ ateo un po’ cristiano, mi piace professarmi cattolico, ma amo profondamente Nietzsche e ho dedicato due tesi alla teologia protestante. Penso che questa sia una buona definizione di “avere le idee confuse”. Appassionato di animazione e fumetti, spesso vado a passeggiare o a correre. Tutto ciò non fa altro che alimentare il mio passatempo preferito, e cioè avere la testa tra le nuvole.

Mirko Franco

Mirko Franco, classe ’96, di Agrigento. Nato e cresciuto tra i mandorli e i templi siciliani, si trasferisce sotto il cielo toscano di Pisa negli anni universitari. Pensieroso sin da giovanissima età (per fortuna o meno), ha dato sfogo a questa caratteristica dedicandosi allo studio della filosofia, attraverso la quale tenta di cogliere qualche frammento della complessità della società e della storia. Di norma riempie il suo tempo di epistemologia francese contemporanea, di musica indie, del suono della chitarra, di film o serie tv (meglio se con una bella palette colori), di letteratura (sudamericana soprattutto), di videogiochi e a curiosare le cose del mondo. Preferibilmente in compagnia.

Niccolo Biondi

Classe ‘91, di Firenze. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo classico Niccolò Machiavelli, nel cuore del fiorentinissimo quartiere di San Frediano, mi sono laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi su “La democrazia in America” di Alexis de Tocqueville. Conclusa la triennale è iniziato il mio vagabondaggio teorico ed esistenziale: ho dapprima effettuato un master in Programmazione e valutazione delle politiche pubbliche presso la Regione Toscana, e mi sono poi iscritto alla facoltà di Economia e Commercio a Firenze senza tuttavia completare gli studi a causa di una radicale insoddisfazione nei confronti del funzionamento dell’economia contemporanea. Costretto ad abbandonare gli studi per due anni a causa di un grave problema ad una spalla, che mi ha costretto ad una lunga fisioterapia fisica e molto poco teorica, nel 2017 mi sono iscritto all’Università di Pisa per conseguire la magistrale in Filosofia e forme del sapere. Dopo aver scritto un saggio di ricerca sul neoliberalismo in collaborazione con l’Università degli studi di Macerata, attualmente sto scrivendo la tesi magistrale sulla questione della società di mercato e la libertà in una società complessa, analizzando le prospettive di Friedrich August von Hayek e Karl Polanyi. Meno sereno di un tempo, ma non per questo stanco, mi dedico instancabilmente ad analizzare criticamente il sistema capitalistico e la crescente mercificazione dell’esistenza nella società di mercato. La ragione predica pessimismo, ma la volontà un indefesso ottimismo

Nicolo Bicego

Classe ’93, di Cecina. Mi piacciono le lauree (al momento ne ho due, una in Filosofia e Forme del Sapere ed una in Psicologia), i gatti (anch’essi due al momento), i libri (un po’ più di due), i film e le serie tv. Il mio interesse principale sono tematiche come l’intersoggettività ed il rapporto io/altro, ma penso di cavarmela meglio con i meme.

Raffaela Ariano

Classe ’92, sono nata a Francoforte ma ho sempre vissuto in Sardegna con forti influenze napoletane da parte di padre. Cresciuta nella campagna sassarese quieta ma areste, fra ulivi, animali da fattoria e la bottega di presepi di mio padre. Ingenuamente, ho iniziato a studiare filosofia in cerca di risposte, imparando col tempo l’importanza di saper formulare le domande. Interessi di studio vari mi hanno portato a studiare e scrivere su Spinoza, Bergson, Deleuze e tematiche legate alla corporeità e sessualità moderna. Amante della letteratura sudamericana e francese, oscillo con poca coerenza tra il cinema d’autore e prodotti della cultura di massa trash, con una inspiegabile predilezione per i film sugli squali. Lettrice accanitissima di fumetti, troverò pace solo quando leggerò la fine di Berserk.

Silvia Lazzari

Classe ’94, di Lecce. Laureata in Storia della Filosofia francese moderna e contemporanea presso l’ Università del Salento, sto proseguendo gli studi all’Università di Pisa dirottando il mio campo di interesse verso la Storia della filosofia politica. Mi piacciono i romanzi, le storie degli altri. Sognatrice. In costante ricerca della vera essenza dell’essere umano. A volte, provo a mettere in versi la vita. Se resto senza parole, dipingo. O meglio, pasticcio. E sono convinta che la cultura possa fare la rivoluzione.

Simone Cabibbo

Classe ’97, di Comiso. Laureato alla triennale di Filosofia con una tesi riguardante il concetto di cooperazione nel modo capitalistico di produzione. L’amore rimane fedele ancora a Marx, seppur in uno sguardo parzialmente diverso, e con qualche ammiccamento da parte di Mauss che tenta il passante con il dono.

Stefano Patriarca

Classe ‘96. Vivo e sopravvivo a San Daniele del Friuli, dove m’intrattengo a sbevazzare quei vini autoctoni che nascono rugiadosi nelle campagne di cui mi circondo e di cui ammiro e rimiro la dolcezza dei profili, che canto in discutibili tentativi poetici. Mi sono appassionato di Filosofia al liceo, investito della bellezza insostituibile di una pagina del “Caligola” di Camus: da quel giorno, in cuor mio ho compreso che non avrei mai più potuto sottrarmi alla sua invincibile seduzione. Ho studiato tra Verona e Pisa, leggo tutto quel che posso ogni volta che posso, conosco volti e cuori di persone fantastiche di cui non posso più fare a meno. La mia ricerca è eccentrica: passo dall’ontologia platonica alla fenomenologia di Heidegger, dalla teoresi di Severino al tema del desiderio, dalla questione della rappresentazione a quella della corporeità. No, tutto ciò che è “sistema” non fa per me.

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